Home Attualità Battipaglia, Comune contro Panico: “condotta pretenziosa”

Battipaglia, Comune contro Panico: “condotta pretenziosa”

Tanto tuonò che piovve. A Battipaglia è proprio il caso di utlizzare questa antica espressione che si fa risalire a Socrate.

Allora, dopo un litigio, fu il commento per un gesto della moglie del filosofo, ma oggi lo si può utilizzare per descrivere la situazione che in città si è venuta a creare tra il Comune e l’attivista cittadino Cosimo Panico. Sono tanti gli esposti che il rapresentante legale del Comitato Civico e Ambientale ha presentato al comune, tutti finalizzati alla difesa della città e alla tutela della salute dei cittadini.

I responsabili dell’ufficio tecnico e dell’ufficio ambiente, rispettivamente Carmine Salerno e Angela Costantino, hanno risposto all’attvista, intressando anche la Procura della Repubblica al fine di chiedere ai magistrati una valutazione sull’eventuale presenza di reati nelle azioni dell’attivista. Nello specifico, si chiede se si siano concretizzati o meno i reati di procurato allarme e turbativa dei pubblici uffici.

Ciò, pare, dopo la precisa interrogazione dell’attivista Panico al Comune seguita alla notizia che, stando alle sue parole, nella città di Battipaglia è stato “superato il livello minimo d’inquinamento delle polveri sottili ed idrocarburi particolarmente inquinanti e pericolosi”. Da parte di Palazzo di Città è arrivato l’invito a desistere “dalla condotta pretenziosa e intimidatoria” e il cittadino ha ribattuto chiedendo alla sindaca Cecilia Francese lumi sul comportamento dei due dipendenti comunali e se siano conformi agli indirizzi politici.

“Mi sento ingiustamente attaccato e leso nella mia libertà personale”. Insomma, la questione tra Panico e il comune di Battipaglia, adesso, potrebbe essere destinata a finire in tribunale