Battipaglia per la Cooper Standard resta l’insidia sui costi. La rsu incontra l’azienda, posti salvi ma rimane la tegola assenteismo.
Una revisione della spesa sarebbe il piano della Cooper Standard Automotive per far sì che uno dei più grandi stabilimenti della zona industriale battipagliese possa sopravvivere alla crisi economica legata all’aumento dei costi e all’ ardua ripresa all’ indomani d’un biennio disastroso per gli effetti della pandemia. Si punta al taglio dei costi ma non della manodopera.
A quel che trapela dal vertice a metà settimana, i referenti aziendali ed i sindacalisti, per il consueto aggiornamento, sono confermate le produzioni nello stabilimento che produce guarnizioni per
Fca con scadenza dal 2024 al 2028.
Le sigle sindacali hanno incontrato i rappresentanti dell’ azienda all’ interno della quale lavorano circa 300 persone. Hanno parlato di una situazione economica globale in perdita a causa dell’aumento dei costi dell’ energia e delle materie prime, col gruppo che ha richiesto un adeguamento dei prezzi per un recupero sulle spese e resta in attesa di risposta.
I referenti di Csa hanno messo sul tavolo le criticità legate all’assenteismo e alla bassa produttività concause dell’ aumento dei costi. Ed è emersa anche la proposta di individuare azioni comuni in tal senso con la rsu.
A breve dovrebbe essere attivato un tavolo sulla riduzione delle spese vive. Per il sindacato si potrebbe intervenire solo sull’ organizzazione e non sulla paga per le maestranze. Ed è stato chiesto all’azienda un incontro specifico sul piano industriale, che potrebbe essere svolto a stretto giro.