La protesta degli operai Fos di Battipaglia si fa sempre più forte.
Questa mattina, infatti, lavoratori e sindacati hanno spostato il presidio dai cancelli della fabbrica alla rotonda dello svincolo autostradale creando qualche disagio alla circolazione. Gli scioperanti, seppur per pochi minuti, si sono seduti in strada bloccando il traffico veicolare che in quel punto è sempre molto sostenuto. “Dobbiamo farci sentire, dicono i lavoratori, perché ne va del nostro futuro”. Le proteste sono proseguite per tutta la mattinata con le forze dell’ordine, coordinate dal dirigente del commissariato di pubblica sicurezza Giuseppe Fedele, a vigilare su quanto stesse accadendo.
La manifestazione è stata pacifica, ma di certo il segnale è stato lanciato. Rabbia e delusione, però, serpeggiavano tra i manifestanti. Battipaglia è mancata, sono mancati i cittadini che non hanno portato la propria solidarietà ai lavoratori. È mancata la politica della città che al netto della sindaca e qualche raro rappresentante dell’amministrazione era assente, come assente i partiti e loro esponenti. Non c’erano i partiti di maggioranza ma nemmeno quelli di opposizione. I lavoratori si sono dunque sentiti soli in quella che dovrebbe essere una battaglia condivisa e spostata da tutti, senza alcuna differenza politica, perché è in ballo il futuro economico di una città che negli ultimi anni sta perdendo numerose eccellenze lavorative. Trecento operai attivi sul territorio, e altri trecento dell’indotto, creano economia, anche quella picccola della singola attività. “Facciamo un appello a tutti – dicono i manifestanti – questa non è una battaglia solo della Fos ma dell’intera cittadinanza. Adesso basta restare a guardare”. Il presidio ovviamente continua e non si escludono altri atti di protesta forti come quello di stamattina perché gli animi sono fin troppo caldi e le risposte sempre troppo poche.
