“La crisi politica dell’amministrazione Francese è sotto gli occhi di tutti ma le beghe
interne e le guerre di posizioni sono cose che, allo stato attuale, non ci riguardano.
In questi anni – ribadiscono i componenti del Pd di Battipaglia – riteniamo di esserci distinti come l’unica forza politica realmente
plurale e democratica, e con le idee ben chiare: occuparci dei numerosi problemi che
interessano la nostra città, dando risposte concrete ai cittadini. Dal nostro canto ci
siamo impegnati affinché la nostra città potesse beneficiare degli interventi di
bonifica delle discariche, della rimodulazione dei Pics per evitare di perdere altri
fondi, del progetto del nuovo Ospedale, del Masterplan, del progetto di metropolitana
leggera che collegherà Battipaglia all’aeroporto e al capoluogo di provincia.
Questo governo cittadino, invece, si sta dimostrando, giorno dopo giorno, sempre
più irresponsabile mettendo a rischio interventi fondamentali per la nostra città
programmati e previsti sia dalla Regione che dalla Provincia. Ci sarebbe bisogno di
intervenire sul sociale, sulla sicurezza, sulle infrastrutture, cercando di ridisegnare
una città a misura d’uomo e all’avanguardia, anziché fomentare attriti politici e guerre
tra bande.
Dormano sonni tranquilli gli altri: siamo all’opposizione; sempre distinti e distanti da
quest’amministrazione e da chi pensa di far politica sulle divisioni e le spartizioni ma
saremo sempre disponibili ad un confronto democratico sui tanti problemi che
attanagliano la nostra città e provando a costruire qualcosa di buono e utile per il
nostro futuro.
La stella polare del nostro agire è solo l’interesse della collettività e al centro del
dibattito porremo sempre e solo i temi e mai nomi. A differenza dei movimenti politici
personali e delle coalizioni costruite intorno alle autocandidature, il nostro è un
partito strutturato ed organizzato per presentarsi agli appuntamenti elettori nel
rispetto delle regole democratiche che contraddistinguono la nostra azione politica,
dove decide il noi e mai l’io”.