Home Attualità Battipaglia, Greenpeace: dubbi su allevamento di tonni

Battipaglia, Greenpeace: dubbi su allevamento di tonni

A Battipaglia dovrebbe sorgere, a largo della costa, un allevamento di tonni.

Greenpeace ha sollevato forti dubbi sulla gestione dell’acquacoltura in Italia, segnalando la mancanza di trasparenza, l’assenza di controlli efficaci e l’esistenza di impianti ufficialmente registrati ma non operativi o addirittura inesistenti.

Secondo l’organizzazione, queste criticità rischiano di compromettere i progressi nella tutela del tonno rosso e di favorire un uso scorretto delle risorse pubbliche.

La richiesta è quella di introdurre regole chiare, controlli puntuali e criteri uniformi per garantire legalità e sostenibilità lungo tutta la filiera. La realtà ambientalista cita proprio l’esempio della Piana del Sele.

A ottobre 2024 il comune ha rilasciato una concessione demaniale fino al 2030 per l’installazione di un impianto di allevamento di tonno rosso nello specchio d’acqua antistante la spiaggia del Lido Lago.

Le gabbie saranno posizionate a circa 7 chilometri dalla costa e occuperanno una superficie di circa 50 mila metri quadrati.

La concessione è stata assegnata a una società a responsabilità limitata con sede legale a Cetara, priva di personale e attività documentata, e in assenza di una valutazione di impatto ambientale.

Anche il Ministero dell’Agricoltura, interpellato sul tema, ha confermato che numerosi impianti censiti non risultano operativi, suscitando ulteriori interrogativi sulla correttezza dei dati trasmessi agli organismi internazionali.

Intervento duro quello di Greenpeace che mette nero su bianco in un fascicolo ad hoc.