Quale è il ruolo del Consorzio ASI oggi sul nostro territorio?
I Consorzi ASI, lasciti dello Stato risalente all’epoca dell’intervento straordinario della Cassa per il
Mezzogiorno, avevano una logica allorquando potevano attivare la leva finanziaria per supportare e
promuovere lo sviluppo economico.
Oggi, ben lungi dal poter disporre delle risorse finanziarie nella misura appunto possibile nel passato,
finiscono con il sovrapporsi in malo modo all’azione degli Enti costituzionalmente preposti al Governo del
Territorio, Comune e Provincia, complicando non poco le procedure amministrative e burocratiche poste in
capo agli operatori economici.
Nel caso di Battipaglia, contrariamente magari a quanto accaduto a Salerno nello stesso periodo, abbiamo
visto un Consorzio completamente assente nell’ultimo decennio sul piano del finanziamento e realizzazione
delle infrastrutture primarie necessarie allo sviluppo (viabilità, fognature, acquedotti, collettori acque
bianche e arredo urbano), tutto proteso, al contrario, a far valere nei confronti degli operatori economici
regole desuete recate da un vecchio ed inadeguato piano regolatore consortile.
Un piano, quest’ultimo, che risponde a logiche industriali degli anni 70 del secolo scorso, con cui il Consorzio
ancora oggi pretende di governare una economia che è in continua e veloce trasformazione e che richiede,
al contrario, norme chiare semplici e soprattutto flessibili.
Sinceramente fossi stato io il presidente del Consorzio ASI in questi ultimi anni avrei fatto di tutto per
addivenire ad una modernizzazione dell’impianto delle regole su Battipaglia, senza aspettare che il Comune
producesse proposte in tal senso in piena solitudine nel tentativo estremo di evitare la chiusura di tante
storiche attività.
Dichiararsi come appartenente ad una filiera Istituzionale poco conta se poi questa Filiera, al contrario di
quanto accaduto in altri agglomerati, non è stata mai attivata né per addivenire a regole più flessibili per
favorire lo sviluppo né tantomeno per intercettare investimenti per la realizzazione di infrastrutture.
Le opere di ammodernamento dell’agglomerato di Battipaglia sono state tutte realizzate dal Comune a cura
delle Amministrazioni Comunali che si sono susseguite negli ultimi anni, al contrario di quanto accaduto nel
medesimo periodo ad esempio per l’agglomerato di Salerno.
Le proposte di variante dell’agglomerato prodotte dal Comune di Battipaglia, sia quella stralcio che quella
normativa, votate all’unanimità dal Consiglio Comunale, sono le uniche proposte oggi sul tavolo e aspettano
di essere approvate.
Siamo certi che la spinta che viene da tutta Battipaglia in generale e dalla mia Amministrazione in particolare,
volta alla completa trasformazione delle logiche di sviluppo e delle regole di governo dell’agglomerato
industriale, sarà tenuta in debito conto sia dalla Provincia che dalla Regione.
Il sindaco
Cecilia Francese
comunicato stampa