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Battipaglia, l’ex capostaff fa causa al Comune

Municipio di Battipaglia

La ex capostaff della sindaca Francese fa causa al Comune di Battipaglia. Pacilio chiede 137mila euro. A novembre è fissata l’udienza in tribunale.

Una retribuzione «assolutamente non proporzionata» alla qualità, alla quantità ed al tempo del lavoro svolto. È la madre delle ragioni che ha indotto Antonella Pacilio, ex capostaff della sindaca Cecilia Francese, a trascinare il Comune di Battipaglia davanti al giudice del lavoro del Tribunale di Salerno, rivendicando il «diritto a percepire» 137.517 euro.

Nel ricorso a firma dell’ avvocato della Pacilio, insegnante e giornalista, l’agropolese Massimo Farro, che è pure sindaco di Torchiara, c’è il conteggio analitico delle spettanze richieste a Palazzo di città: 15.537,87 euro per il 2016, 36.660,35 per il 2017, quindi 20.685,42 per il 2018, 17.837,08 per il 2019, la stessa cifra per il 2020 e 13.930,36 per il 2021, ai quali vanno cumulati anche 7.476,894 euro d’indennità per le ferie e e 7.552 d’ indennità di fine servizio.

Nel ricorso si ripercorre l’ intera trafila lavorativa della ex capostaff della Francese, rimasta accanto alla prima cittadina praticamente per tutto il primo mandato: si legge che la Pacilio «fin dal 19 giugno del 2016 ha sempre svolto, senza soluzione di continuità, le medesime mansioni d’ istruttore direttivo amministrativo ».

Solo che il primo contratto di lavoro (valore annuo di 10mila euro lordi), espressamente per l’ affidamento dell’ incarico di addetto stampa – al tempo la capostaff era Adriana Esposito, dimissionaria di lì a poche settimane – fu sottoscritto a seguito d’ un colloquio orale successivo ad una selezione solo il 10 gennaio del 2017.