Home Cronaca Battipaglia, l’ultimo saluto a Dylan Maratea

Battipaglia, l’ultimo saluto a Dylan Maratea

Si sono tenute questo pomeriggio a Battipaglia le esequie del giovane Dylan Maratea.

Strazio, inquietudine, impotenza, tristezza, rabbia, disillusione. Erano tante le emozioni che provavano i tantissimi presenti alle esequie del giovane Dylan Maratea. La tragedia si è consumata giovedì della scorsa settimana su via delle Industrie.

Il ragazzo che era con lui, proprietario del veicolo che non aveva la copertura assicurativa, è ricoverato all’ospedale di Eboli dove è stato sottoposto ad operazione chirurgica a causa delle ferite riportate. La parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù del quartiere Taverna a Battipaglia non riusciva a contenere la massa di giovani che volevano salutare per l’ultima volta il loro amico.

La bara bianca è stata accolta da un irreale silenzio mentre una pioggia leggera e fine bagnava i volti dei presenti, mischiandosi alle lacrime sui volti. «Adesso sei anche amico di Dio – ha detto il parroco Don Luigi Piccolo – ed ora devi darci la forza di resistere a questo dolore».

Il prete si rivolge agli adulti: «Siamo stati tutti giovani e tutti abbiamo vissuto con leggerezza, Dylan non era diverso da tutti noi». Un monito, poi, ai più giovani: «Amate la vita, sempre – dice – sappiate che essa ha un valore immenso e difendetela sempre. È una storia amarissima e ci insegna che la vita ha un valore senza pari soprattutto per i giovani«.

«A voi consegno questo vuoto perché lo possiate riempire della vostra speranza e di una maggiore e fortissima consapevolezza. La vita è meravigliosa e va difesa e custodita sempre». All’uscita dalla parrocchia, mentre la pioggia non smetteva di cadere, con un cielo plumbeo, un applauso si è alzato al cielo e un virtuale saluto a Dylan. «Se tornerai qui, se mai, lo sai che noi ti aspetteremo».

Recita uno striscione esposto dagli amici del 23enne, altro segno di commiato ma che contiene un messaggio di speranza. Al giovane morto è stata anche dedicata una canzone.