Battipaglia ha salutato per l’ultima volta un suo storico figlio. Questa mattina si sono tenute le esequie di Giulio Francese.
Particolari i funerali, a cominciare dall’arrivo del feretro nella chiesa di Santa Maria della Speranza: ad aprire il corteo funebre, una Duetto, l’auto di Giulio Francese.
Un grande applauso, poi, ha salutato l’ingresso in chiesa. La comunità battipagliese si è stretta attorno alla famiglia Francese e in particolare alla sindaca Cecilia, figlia di una figura di spicco di una società che non c’è più, testimone della storia della città, attore di un tempo passato e che è destinato a non tornare. Tanti i cittadini presenti nella chiesa della città della Piana del Sele, non solo battipagliesi ma anche dei centri limitrofi.
Centinaia di persone hanno voluto rendere omaggio a uno degli ultimi rappresentanti di una storia recente ma che pare ormai fin troppo lontana. Nell’omelia è stato ricordato il suo impegno, da giovane, per salvare le statue sacre dal bombardamento del 1943. Insieme a uno sparuto gruppo di amici, portò le immagini religiose al sicuro nella vicina Olevano sul Tusciano sottraendole alla tragica devastazione della II Guerra Mondiale.
Esempio, questo, di amore verso i simboli della città, un amore che non l’ha mai abbandonato e che è riuscito a trasmettere a chi gli è stato vicino e a tutti coloro che lo hanno conosciuto.
