“Ci apprestiamo a chiudere il nostro stabilimento di Battipaglia”.
“Cronaca di una morte annunciata” verrebbe da dire leggendo la lettera scritta a quattro mani da Manfred Kaufmann (Ceo Jindal) e Deepak Jain (Cfo Treofan). Una missiva, la prima dopo oltre trenta giorni di proteste da parte dei lavoratori, che non lascia spazio a nessuna trattativa e che chiude la porta in faccia a tutti coloro che avevano creduto in una possibile trattativa che potesse evitare la chiusura della fabbrica.
Nulla di tutto ciò, come si evince dalla lettera:
“Oggi il management ha annunciato pubblicamente una decisione molto difficile: ci apprestiamo a chiudere il nostro stabilimento produttivo di Battipaglia in Italia. Sono in fase di avvio i negoziati per definire esattamente il processo e vogliamo assicurare che il management farà tutto quanto in suo potere per trovare una soluzione socialmente accettabile per tutti i colleghi coinvolti. Molti di loro hanno fatto parte della nostra organizzazione per parecchi anni e non hanno nessuna responsabilità per il fatto che lo scenario di mercato è cambiato così drasticamente negli ultimi anni. Dato l’estrema pressione sui prezzi e sui costi nel nostro settore, essere competitivi in ogni aspetto del nostro business è assolutamente cruciale per costruire il futuro: vogliamo diventare il fornitore Europeo di maggiore successo nelle pellicole per confezioni ed etichette, con il più ampio portafoglio di prodotti speciali. Sfortunatamente, Battipaglia è uno stabilimento relativamente piccolo, con tecnologie datate e focalizzate sui prodotti commodity. Tenendo presente il nostro assetto produttivo, la complessiva sovraccapacità esistente nel mercato e la nostra strategia basata su pellicole speciali ad alto valore aggiunto, mantenere questa produzione vorrebbe dire accumulare ulteriori perdite che potrebbero danneggiare tutte le altre componenti della nostra società. Viceversa, la nostra strategia è di costruire un assetto competitivo in termini di qualità, capacità produttiva, costo del lavoro, logistica e di tutti i parametri fondamentali. La missione che condividiamo è di realizzare questo disegno. Come noto, la principale priorità del management è di realizzare con successo l’integrazione delle due società a livello di gruppi di lavoro, processi e produzioni, costruendo la base per un futuro sostenibile. Lo faremo insieme per vincere e siamo a disposizione per rispondere alle vostre eventuali domande”.