Sono terminate le indagini che hanno riguardato Battipaglia e il sequestro di cinque palazzi in città, due dei quali già dissequestrati.
Ventidue i soggetti a cui sono giunte le notifiche di conclusione delle indagini e per i quali i pubblici ministeri Elena Cosentino e Alessandro Di Vico chiederanno il rinvio a giudizio.
Tra i nomi dei ventidue ci sono tecnici, funzionari, imprenditori e un consigliere comunale, indagato non nella sua veste pubblica.
Anna Iorio, Gaetano Malangone e Daniele Marzullo sono i funzionari dell’ufficio comunale. Salvatore Anzalone è il consigliere comunale indagato il cui mandato istituzionale, repetita iuvant, non ha a che fare con l’inchiesta, e la madre Rosa Scifo, legale rappresentante di una delle imprese.
Indagati, poi, tre proprietari dei palazzi a cui sono stati apposti i sigilli e cioè Ezio e Roberto De Sio, Adriano Campanile, Ivan Casillo, Vincenzo Conte, Giovanni La Padula, Giovanni La Padula Junior e Daniele Ruggiero.
I progettisti Giorgio Bove, Roberto Cappuccio, anche ex consigliere comunale, Antonio Di Capua, Guido Falcone, Antonio e Bruno Mauriello, l’imprenditore Marcello Pazzanese, gli amministratori di cantiere Antonio Cafasso e Salvatore Interlandi.
Si attendono, adesso, le richieste dei pm e le decisioni del tribunale.
Al centro dell’inchiesta ci sono diversi abusi edilizi che negli ultimi mesi hanno portato ai sequestri, alcuni già annullati dal Giudice per le indagini preliminari di Salerno.