A Battipaglia restano sotto sequestro i tre palazzi ubicati invia Baratta e via Olevano.
Lo ha disposto Valeria Campanile, gip del Tribunale di Salerno che, nei giorni scorsi, ha firmato il decreto di convalida, accogliendo l’istanza avanzata in tal senso da Alessandro DI Vico ed Elena Cosentino, i due pm titolari delle indagini su case mono o bifamiliari che sarebbero state tramutate in condomini di sette e otto piani.
Ai proprietari dei fabbricati, ai progettisti e alle imprese esecutrici rimane solo la via dell’istanza al Tribunale del riesame per cercare d’ottenere la liberazione delle aree di cantiere.
Al momento, il gip ha riconosciuto la necessita della permanenza d’un vincolo cautelare reale per evitare la protrazione o l’inasprimento delle ventilate ipotesi di reato, e soprattutto per scongiurare il «rilevantissimo aggravio del carico urbanistico» temuto dai pm Di Vico e Cosentino. Gli inquirenti ipotizzano a carica di 13 indagati il concorso in abusi edilizi, in violazione dei relativi titoli, e solo in riferimento ai proprietari e ai progettisti di due dei tre immobili quello in falso ideologico.
Lo scorso 18 dicembre furono sequestrati i tre palazzi e nelle sorse ore è stato confermato il provvedimento. Le indagini sono scattate nei mesi scorsi dopo che gli investigatori si erano più volte recati all’ufficio tecnico del Comune di Battipaglia per acquisire i documenti indispensabili per effettuare gli accertamenti.