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Battipaglia, primo distretto del sud per hub del freddo

Sorgerà a Battipaglia il primo distretto del sud per la catena del freddo. Un’iniziativa che vede coinvolta l’Asi di Salerno, a lavoro per realizzare la struttura.

«L’assegnazione dei terreni alle prime aziende rappresenta un risultato significativo per la creazione del primo distretto industriale del freddo in Campania»: ha detto Antonio Visconti, presidente dell’Asi di Salerno e promotore dell’hub del freddo di Battipaglia.

Il progetto dell’hub del fresco e del freddo, situato nella Piana del Sele, si inserisce in un contesto di modernizzazione delle dinamiche logistiche nel settore agroalimentare. L’iniziativa è concepita per ottimizzare i flussi di distribuzione dei prodotti freschi e surgelati, riducendo le inefficienze economiche e garantendo una conservazione ottimale dei prodotti lungo tutta la catena distributiva.

«Sarà un distretto polifunzionale progettato per supportare gli operatori della filiera agroalimentare. L’hub sarà perfettamente integrato con la rete logistica nazionale ed europea, grazie ai collegamenti con il porto di Salerno e la rete ferroviaria, favorendo così un accesso rapido ed efficiente ai principali mercati di destinazione».

Impatto economico e mercato di riferimento Le stime di settore indicano che l’hub del freddo avrà un impatto strutturale positivo sull’economia locale e nazionale.

«Secondo alcune ricerche, appositamente commissionate a primari istituti di analisi economica, si prevede il coinvolgimento di circa 330 aziende operanti nel comparto agroalimentare, con un fatturato aggregato stimato in 1,3 miliardi di euro. Il bacino d’utenza comprenderà 12 province del Centro-Sud, tra cui Napoli, Salerno, Cosenza, Catania e Palermo, confermando la centralità dell’infrastruttura per la logistica del settore», prosegue Visconti.

Benefici territoriali e sostenibilità La struttura di Battipaglia porterà numerosi vantaggi per l’economia e l’industria locale.

La creazione di nuovi posti di lavoro, diretti e indiretti, contribuirà a rafforzare il mercato occupazionale e a stimolare la crescita del settore logistico.

«La riduzione dei costi di trasporto e l’incremento della reattività distributiva miglioreranno l’efficienza e la competitività delle aziende agroalimentari. L’adozione di soluzioni intermodali e tecnologie di efficientamento energetico ridurrà significativamente l’impatto ambientale, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile», prosegue il presidente dell’Asi.

Il potenziamento delle esportazioni, grazie all’integrazione con il porto di Salerno, garantirà una distribuzione più efficace dei prodotti agroalimentari campani sui mercati internazionali.