Riscossione dei crediti residui relative a Tarsu e Tari, spina nel fianco per l’amministrazione Francese. Il 2021, complice il Covid, è l’anno nero per il Comune in termini di riscossione dei crediti residui derivanti dalle tasse sui rifiuti Tarsu e Tari.
Nella tabella allegata dai revisori dei conti salta all’occhio quello 0,41%: sono gli appena 46mila euro che il comune è riuscito a recuperare a fronte di oltre 11 milioni di euro dovuti dai contribuenti battipagliesi che negli anni non hanno mai pagato.
Un dato che, se relazionato con i 5 anni passati, fa registrare un calo vertiginoso: dal 2016 al 2019 a Palazzo di Città s’era recuperato poco, ma sicuramente cifre più alte: 8,56% nel 2016, 3,72% nel 2017, 4,30% nel 2018 e 7,10% nel 2019.
Fino al 2020, in cui il Comune incassò ben 4 milioni di euro a fronte degli 8 da recuperare. Nel 2021, invece, la riscossione dei crediti residui è pari a zero. Una relazione che arriva pochi mesi dall’approvazione da parte del consiglio comunale delle nuove tariffe Tari che hanno sancito un’inversione di rotta rispetto al passato: quota fissa ridotta notevolmente, e quota variabile in aumento.
In pratica maxi sconti per i grandi appartamenti con poche persone, e aumenti per i piccoli appartamenti con famiglie numerose.