La sindaca Cecilia Francese ha emesso un’ordinanza nella quale chiede alla Società in house Alba, di porre in essere ad boras, a propria cura e spese, ogni misura idonea finalizzata alla immediata rimozione dei rifiuti accumulati su suolo pubblico.
“La parziale mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani – è quanto si legge nel provvedimento – e/o comunque la conclamata alterazione nella modalità di esecuzione del servizio contrattualizzato da parte dell’operatore economico affidatario, con i conseguenti cumuli di rifiuti in sacchi creatisi su una molteplicità di strade e spazi pubblici cittadini, in concorso con le alte temperature stagionali che si stanno registrando in questi giorni, concretizzano un grave pericolo per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, essendo venute meno le condizioni minime atte a garantire la tutela dell’igiene pubblica”.
L’attività potrà andare, come si legge nell’ordinanza, “in deroga al vigente contratto di servizio, e ricorrendo anche a forme straordinarie di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e assimilati, con sub-affidamento temporaneo del segmento del servizio, facendo ricorso a forme di somministrazione temporanea di manodopera al fine di sopperire al mancato o insufficiente intervento del personale della Società”.
Una decisione legata allo sciopero indetto dai sindacati, che in una nota hanno parlato di “tentativo di intimidazione” da parte della sindaca, accusata inoltre di aver gestito male la crisi.
