La riqualificazione delle colline del Castelluccio passa dal risanamento della cava dei Terralavoro. Il tutto con un piano per la maxi- piantumazione del bosco. Da Palazzo Santa Lucia, come spiega “La Città”, è arrivato l’ ok: Simona Brancaccio , avvocatessa e dirigente per le Valutazioni ambientali in Regione Campania, lo scorso ottobre ha messo nero su bianco l’ istanza per il rilascio del provvedimento autorizzatorio per il progetto di coltivazione e ricomposizione ambientale della cava situata in località Castelluccio, nell’ area Nord della città a 2 chilometri dal centro urbano, e ai piedi del più famoso castello medievale che svetta sulla Piana del Sele, edificato nel 1080, e oggi rinato dopo un super restauro, svolto dai proprietari la famiglia Santese, con l’imprenditore Don Francesco Santese. Si punta a garantire anche un riutilizzo del suolo restituendo un ordine con il contesto paesaggistico e ambientale delle colline del Castelluccio. La zona, al confine con uno dei siti di stoccaggio in località Castelluccio che attende d’ essere bonificato ormai da anni, già a quei tempi sarebbe dovuta divenire oggetto di riqualificazione agraria. Le operazioni interesseranno, complessivamente, circa 19 ettari di terreno, coinvolgendo sia l’ area già oggetto di pregresse escavazioni, sia ulteriori 3 ettari come ampliamento rispetto al perimetro originario. Le coltivazioni, che avverranno dall’ alto verso il basso, seguiranno interventi di risagomatura e rinverdimento delle aree, procedendo anche alla regimentazione idraulica delle acque di precipitazione meteorica lungo i fronti di scavo, al fine di prevenire qualsiasi fenomeno di ruscellamento incontrollato o di erosione superficiale. Le operazioni, però, non saranno ultimate prima del 2030.