Riformata la sentenza per il sedicente fotografo ebolitano, arrestato a novembre 2022 per violenza sessuale e sequestro di persona dopo aver adescato sui social a Battipaglia una 12enne battipagliese: da violenza sessuale con minore ad atto sessuale consensuale con la riduzione della pena a 5 anni, in primo grado l’imputato era stato condannato in abbreviato a 7 anni.
È stato lo stesso procuratore generale Cantarella, al termine della requisitoria pronunciata a marzo scorso davanti ai giudici della Corte di appello di Salerno, con presidente Rulli, a latere Berni Canani e Conforti, a chiedere la riforma del verdetto di primo grado non essendoci una prova certa della consumazione di un rapporto completo né, tantomeno, che la ragazzina sia stata rapita deduzioniderivanti da una serie di indagini difensive.
La ragazza all’appuntamento con il fotografo si sarebbe recata spontaneamente per la realizzazione di un book fotografico così come denunciato all’epoca dei fatti, chiedendo per l’imputato difeso dall’avvocato Costantino Cardiello, la condanna a 5 anni di reclusione sia per l’atto sessuale con la minore che per il possesso di materiale pedopornografico. Richiesta che è stata accolta dai giudici di secondo grado.
La vicenda, all’epoca dell’arresto dell’uomo, destò enorme scalpore nelle due città della Piana del Sele: sia ad Eboli, dove l’arrestato abitava con la famiglia, che a Battipaglia città di residenza della minore e di tutta la famiglia della giovane vittima.
