Il sottopasso ferroviario di Battipaglia, porta d’ingresso per chi arriva in auto da sud e punto di passaggio quotidiano per centinaia di pendolari, è ormai da tempo teatro di atti vandalici che offendono la dignità di un’intera comunità. Quello che dovrebbe essere un biglietto da visita per la città si è trasformato in un simbolo di degrado e abbandono.
Lampade divelte, pannelli di rivestimento trafugati senza motivo, muri tappezzati di scarabocchi e segni evidenti di incuria: ecco lo spettacolo che si presenta agli occhi di chi attraversa quell’area. Non è solo un problema estetico, ma un atto di violenza contro la civiltà e contro il senso di appartenenza di tanti cittadini.
Gli utenti della stazione, pendolari e non, esprimono quotidianamente la loro indignazione e denunciano la mancanza di interventi decisi. È inaccettabile che pochi balordi e delinquenti riescano a dettare legge, mentre una città intera subisce in silenzio.
“Non possiamo assistere inermi a questa violenza contro la civiltà” – dicono i cittadini. La gente è sfiduciata, si sta assuefacendo al brutto, e questo è forse l’aspetto più grave: l’abitudine al degrado.
È tempo che chi ha responsabilità istituzionali agisca con provvedimenti esemplari. Servono controlli, telecamere, manutenzione costante e soprattutto la certezza che chi danneggia paghi. Battipaglia non può più permettersi di presentarsi così ai suoi residenti, ai pendolari e ai visitatori.
Il sottopasso deve tornare ad essere un luogo sicuro e decoroso, non il simbolo della resa di una comunità.



