Non ripartirà nessuna linea di produzione nello stabilimento Treofan di Battipaglia.
La riunione di questa mattina al Mise, infatti, non ha sciolto i nodi di una vicenda che appare sempre più intricata.
A nulla è servita la presenza dei vertici della Jindal (in video conferenza) che, da quanto riportato dal Mise dopo l’incontro dell’8 gennaio, avrebbero dovuto comunicare alle parti quali linee di produzione far ripartire nello stabilimento di Battipaglia.
Ciò, però, non è avvenuto e tutto è stato rimandato alla riunione del 24 gennaio in cui la multinazionale dovrebbe finalmente presentare il piano industriale.
Nella giornata di ieri, intanto, il senatore del Movimento Cinque Stelle Sergio Vaccaro ha prospettato un interessamento nei confronti di Treofan Group da parte della Sibur: “Apprendo con interesse, infatti, che oggi la Sibur si sia dichiarata pronta a rilevare la Treofan Group, titolare di stabilimenti il cui futuro è a rischio e che è nostro dovere proteggere, come è stato dimostrato sia con la nostra presenza presso il presidio di Battipaglia, sia dalla volontà del ministro Luigi Di Maio, che ha subito calendarizzato un primo tavolo al MiSe con la Jindal Group, tenutosi lo scorso 8 gennaio. A distanza di pochissimo tempo dal farraginoso passaggio di proprietà che ha visto i tre stabilimenti della Treofan Group, tra cui lo stabilimento battipagliese, finire prime alla Management & Capitali, di Carlo De Benedetti, e poi alla Jindal Group, per solo 500.000 euro, la resistenza delle nuove proprietà a investire su di un impianto altamente produttivo, e il dato che la Sibur, che già mesi fa era pronta a rilevarlo, sia rimasta stranamente fuori dalla trattativa, mi porta a farmi delle domande. Perché la proposta della Sibur è stata ignorata? Perché si trasferiscono le commesse di Battipaglia altrove, a nostro avviso, senza nessuna ragione economica? Perchè Manfred Kaufmann, amministratore delegato di una multinazionale indiana, non ha saputo dare risposte alle molteplici domande pervenute al tavolo del Mise?”.
“Ricordo – ha aggiunto Vaccaro – che c’è un esposto alla Consob su questi giri proprietari e altri due tavoli al MiSE, uno per il giorno 11 gennaio e l’altro per il prossimo 24 gennaio, proprio per difendere i lavoratori, il lavoro e il nostro territorio. Spero di essere smentito dalla Jindal con i fatti. Ora è finito il tempo delle promesse. Dal prossimo tavolo di venerdì, tante famiglie si aspettano risposte certe”.