Ci sono ancora tanti dubbi a Capaccio Paestum sul prossimo futuro e sulle elezioni amministrative.
Il voto dovrebbe esserci il 25 e 26 maggio con turno di ballottaggio l’8 e il 9 di giugno, fermo restando non ci siano soprese dell’ultim’ora per le quali il commissariamento sarà prolungato.
Il punto su cui si sta lavorando è quello del famigerato piano di riequlibrio: si attende, al momento, il responso della Corte dei Conti, chiamata a dare il proprio avallo alla questione.
Decisione tutt’altro che facile dato che è stato chiesto un parere, non vincolante, al Ministero di Economia e Finanze.
A ciò si aggiunge l’interrogazione del senatore Antonio Iannone che riguarda Giuseppe Capozzolo, dipendente del comune di Agropoli, assunto dall’ente capaccese in qualità di responsabile dell’ufficio contabilità.
Il parlamentare di Fratelli d’Italia si rivolge al Ministero degli Interni Matteo Piantedosi chiedendo “se ritenga opportuno verificare se vi siano le condizioni affinché l’attuale commissario prefettizio proceda alla revoca della delibera della Giunta Comunale con la quale è stato assunto, a tempo parziale in convenzione” Giuseppe Capozzolo.
I dubbi di Iannone derivano anche dall’inchiesta che vede coinvolto come imputato Capozzolo per i reati di peculato nella sua figura di direttor dell’Agropoli Cilento Servizi. E mentre le questioni giudiziarie vanno avanti, in città si lavora per la prossima campagna elettorale.
Al netto di candidature annunciate da parte di numerosi pretendenti alla carica di primo cittadino, le più accreditate sono quelle di Gaetano Paolino alla guida di parte della squadra uscente, di Simona Corradino che dovrebbe guidare la coalizione di centrodestra, Pasquale Quaglia che ha tre liste ed infine l’unico consigliere di minoranza Emanuele Sica che sta lavorando per una alternativa.
Nei prossimi giorni, molte nubi dovrebbero dissolversi.