Sono arrivate in questi giorni le cartelle della Tari ai cittadini di Capaccio Paestum, e per molti l’importo richiesto ha rappresentato una vera e propria stangata.
Nonostante il tema fosse stato ampiamente discusso in campagna elettorale, per tanti l’aumento è risultato inatteso e difficile da digerire.
«È vergognoso – denuncia una cittadina – l’anno scorso la parte fissa era di 45 centesimi, oggi è salita a 85.
E in più dobbiamo pagare anche per i rifiuti raccolti accidentalmente o volontariamente, quelli abbandonati nell’ambiente dagli incivili. È inaccettabile».
Sui social, che ormai fanno da cassa di risonanza al malcontento, molti lamentano una tassazione ingiusta. «Quando ho fatto lavori in casa – scrive un utente – ho pagato regolarmente per smaltire i rifiuti, compresi quelli sanitari.
Ora devo pagare anche per chi viola la legge e abbandona la spazzatura ovunque?».
L’aumento è frutto della delibera adottata dal commissario prefettizio Davide Locastro nei mesi scorsi, con l’obiettivo di riequilibrare i conti del Comune e fronteggiare la pesante situazione economica che ha portato Capaccio Paestum al predissesto finanziario.
L’attuale amministrazione, insediatasi da poche settimane, ha ereditato questa decisione e ha promesso che si tratta di un intervento temporaneo, limitato all’anno in corso.
L’obiettivo dichiarato è riportare entro pochi mesi la situazione alla normalità, anche rivedendo la gestione complessiva del ciclo dei rifiuti.
Nel frattempo, però, monta la rabbia tra i cittadini, che si sentono traditi e colpiti in un momento già difficile per le famiglie.
L’aumento della Tari viene visto da molti come un ulteriore peso sulle spalle di chi rispetta le regole, mentre continua a mancare un controllo efficace contro chi inquina e evade.



