È gremita la chiesa del Cuore Immacolato per l’ultimo saluto a Carla D’Acunto, imprenditrice salernitana scomparsa tragicamente martedì al culmine di una lite con il figlio 32enne.
Ed è proprio il ragazzo, iscritto nel registro degli indagati per istigazione al suicidio, a rompere il silenzio durante le esequie della 52enne. Ricostruisce quegli attimi, raccontando di aver inseguito la madre, dopo che la stessa era scesa dall’auto, e poi di non essere riuscito a fermarla al fine di impedirle di gettarsi nel vuoto.
L’indagato respinge ovviamente le accuse e anzi dichiara di sentirsi esso stesso vittima del reato a lui ascritto: “L’istigazione al suicidio – ha detto ai microfoni de La Vita in Diretta, storico programma del pomeriggio di RaiUno – la sto subendo io”.
Nel frattempo le indagini vanno avanti ed hanno lo scopo di approfondire nel dettaglio cosa sia accaduto in quei momenti.
Si scava anche nel passato della ristoratrice e di suo figlio per il quale, pare, stiano emergendo dei trascorsi non propriamente felici e delle condanne per comportamenti violenti.
Non si esclude che già nei prossimi giorni possano esserci risvolti importanti.