Luca Cascone, consigliere regionale della Campania e fino a oggi assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, ha annunciato le sue dimissioni. La decisione arriva dopo che il suo legale ha ricevuto una nuova notifica relativa a un’accusa aggiuntiva, definita “più brutta e infamante” rispetto a quelle già mosse in precedenza.
Cascone, figura di spicco nell’amministrazione campana e da anni impegnato in importanti progetti per la regione, ha affidato ai social e a una lettera aperta le sue riflessioni su quanto sta accadendo. “Continuerò ad avere massima fiducia nella Magistratura e negli organi inquirenti – ha scritto – perché credo profondamente negli uomini e nel ruolo delle Istituzioni, cardini del nostro Stato”.
Nonostante la ferma convinzione di non aver commesso alcun illecito, l’esponente politico non ha nascosto il peso umano e familiare che questa vicenda sta avendo su di lui: “Comincio ad avere paura, per me, per la mia famiglia, per le mie figlie. Quello che mi sta accadendo è a dir poco surreale”.
Le dimissioni, presentate ufficialmente al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sono state motivate dall’impossibilità di continuare a svolgere con serenità il suo incarico. “Ho rimesso la delega alle infrastrutture e alla mobilità – ha spiegato – perché le attuali condizioni non mi consentono più di lavorare al meglio per il bene della comunità”.
Cascone ha poi evocato il proverbio “male non fare, paura non avere”, che, a suo dire, lo ha sempre guidato nella vita pubblica e privata, sottolineando come il suo operato sia stato improntato al rispetto delle regole e dei principi etici. Tuttavia, la pressione dell’inchiesta e la gravità delle accuse hanno spinto il consigliere a fare un passo indietro per tutelare l’istituzione e, soprattutto, i suoi affetti più cari.
La notizia delle dimissioni di Cascone ha immediatamente suscitato reazioni nel panorama politico regionale. Dal gruppo di maggioranza sono giunti attestati di solidarietà e fiducia nella Magistratura, mentre dall’opposizione si chiedono chiarimenti sull’entità delle accuse e sull’impatto che queste potrebbero avere sui progetti in corso, soprattutto in un settore cruciale come quello delle infrastrutture.
Ora il suo futuro politico è incerto, ma Cascone ribadisce la sua fiducia nella giustizia e auspica che l’inchiesta possa fare chiarezza al più presto. “Aspetto fiducioso che la Magistratura faccia serenamente il proprio lavoro – ha concluso – con la certezza di non aver fatto nulla di quello che mi viene contestato”.
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere l’evoluzione dell’inchiesta e le eventuali ripercussioni sull’amministrazione regionale.