La morte di una donna 50enne di origine polacca, trovata senza vita nella baracca in cui abitava tra Sant’Anna e Santa Lucia a Cava de’ Tirreni, resta avvolta nel mistero. Accanto al corpo, secondo le prime informazioni, sarebbe stata rinvenuta una siringa, elemento che alimenta diversi interrogativi.
Gli agenti del commissariato di Cava de’ Tirreni, diretti dal vicequestore Roberto Lanzetta, insieme alla Questura di Salerno, stanno lavorando per ricostruire le ultime ore di vita della donna. L’esame esterno eseguito dal medico legale ha confermato il decesso, ma non ha chiarito le cause, motivo per cui il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia.
La donna, dopo un passato difficile segnato da un divorzio, tre figli e problemi di tossicodipendenza, aveva provato a ricominciare insieme al compagno, vivendo da anni in una baracca in via Pasquale Lamberti. Sabato intorno alle 18 è arrivata la chiamata al 118, forse fatta da un vicino. I soccorritori hanno trovato la donna nuda sul letto, mentre il compagno tentava di rianimarla. Il volto violaceo e alcuni segni farebbero pensare che la morte fosse sopraggiunta da ore. Durante il sopralluogo sarebbe stata trovata anche una siringa, ora al vaglio degli investigatori.
Gli agenti hanno ascoltato il compagno e altre persone per raccogliere elementi utili, mentre solo l’autopsia potrà chiarire se si sia trattato di un malore, di un abuso di sostanze o di una morte violenta.



