Cinque persone indagate per il deragliamento del treno merci avvenuto nei giorni scorsi alla stazione di Centola.
L’ipotesi di reato è di omissione colposa, in concorso, nella determinazione del pericolo di disastro ferroviario contenuta nell’avviso di espletamento di accertamenti tecnici irripetibili notificato dal sostituto procuratore Luigi Spedaliere della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, contestata a carico di 5 persone, tre funzionari RFI e due direttori dei lavori dell’azienda aggiudicataria dell’appalto di manutenzione.
I rilievi, sono stati svolti ieri mattina ed hanno interessato in particolare la conformità e configurazione dei binari del tratto cilentano interessato dall’incidente, che ha causato notevoli disagi e disservizi all’utenza, spaccando di fatto l’Italia in due in piena estate, tagliando fuori dai collegamenti diretti le principali località balneari meridionali.
Bisogna valutare la cause dello sviamento di alcuni vagoni-carro del convoglio merci, forse sovraccaricati, ovvero se vi siano stati errori umani, difetti infrastrutturali o scarsa manutenzione.