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Cilento, appalti: D’Auria torna in libertà

Torna in libertà anche Alfonso D’Auria, noto imprenditore del Cilento finito in carcere il 3 ottobre scorso per l’inchiesta giudiziaria che vede protagonista anche il già sindaco Franco Alfieri.

Dopo la revoca degli arresti domiciliari per Elvira Alfieri, Andrea Campanile e Carmine Greco, torna in libertà anche Alfonso D’Auria, già procuratore speciale della Dervit.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania, Domenico Valerio Ragucci, ha accolto l’istanza presentata dal difensore, l’avvocato Antonello Natale, disponendo per D’Auria il divieto di dimora nella città dei Templi.

L’indagato non potrà recarsi a Capaccio Paestum senza un’autorizzazione preventiva da parte dell’autorità giudiziaria. La decisione è arrivata al termine di un nuovo interrogatorio durato tre ore davanti al procuratore capo di Vallo della Lucania, Francesco Rotondo. Il giudice ha ritenuto che le esigenze cautelari si siano nel frattempo attenuate.

L’inchiesta, la prima a concentrarsi sui presunti appalti truccati per la pubblica illuminazione, inizialmente avviata dalla Procura di Salerno e poi trasferita per competenza a quella di Vallo della Lucania, vede D’Auria accusato di turbativa d’asta aggravata in concorso, con due capi d’imputazione contestati.

Restano invece ancora ai domiciliari l’ex sindaco Franco Alfieri e l’ex rappresentante legale della Dervit, Vittorio De Rosa.