È triste ciò che si presenta agli occhi alla rotatoria di Cioffi.
Oltre ai mazzi di fiori in ricordo della tantissime vittime di quella tragica infrastruttura stradale, fanno ancora mostra di sé ancora parti di auto e residui dei sinistri. Dopo uno degli ultimi tragici avvenimenti, in cui hanno perso la vita delle persone, le strutture in ferro che delimitano la rotatoria sono state riparate e il tutto è stato reso maggiormente visibile con segnali più grandi.
La pericolosità però resta: una curva così importante dopo un lungo rettilineo, di certo sommata all’alta velocità e in aggiunta ad un asfalto reso viscido dalla pioggia, ha causato i vari incidenti susseguitisi negli anni. Tra parti di auto, targhe, vetri in frantumi e la solita sporcizia, saltano all’occhio anche residui degli interventi effettuati. Come detto, le barriere sono state sostituite e chi ha effettuato i lavori ha lasciato in terra ciò che è avanzato: bulloni, rondelle, spessori e tutto ciò che concerne tale piccola strumentazione. Insomma, un lavoro fatto a metà e non completato ad arte da chi di dovere.
Se così non fosse e se si dicesse il falso, lo stato delle cose non sarebbe quello che le immagini riescono a descrivere meglio delle parole. Non c’è rispetto dei luoghi e nemmeno di chi in quella rotatoria ha trovato la morte.