Arrivano novità dagli Stati Uniti e più nello specifico dallo stato di New York City, dove il 17enne Cladio Mandia è morto nel febbraio di quest’anno.
L’ufficio del procuratore distrettuale della Contea ha negato l’azione penale ai danni dei vertici della struttura, l’esclusivo college Ef Academy. Secondo l’investigatore che sta lavorando al caso, «Dopo che il 14 febbraio era stata annunciata la sua espulsione – si legge nel dispaccio dell’investigatore – Claudio è stato allontanato dalla sua stanza e separato dal compagno di camera».
Lo hanno spostato in un’ ala inabitata dell’ edificio principale nella quale c’era un solo altro studente, ugualmente espulso, in una stanza situata sul lato opposto del corridoio, parecchio distante da quella di Claudio». Un qualcosa, l’isolamento, che i genitori del giovane, Mauro Mandia e Elisabetta Benesatto, hanno da sempre sostenuto.
«Per le leggi dello Stato di New York – scrive sui social la donna – non ci sono prove sufficienti per un’incriminazione di omicidio intenzionale, ma ciò non assolve la scuola dalle sue responsabilità. In Italia sarebbe stato omicidio colposo».