Home Attualità Commissariamento del Parco, la Regione ricorre al Tar

Commissariamento del Parco, la Regione ricorre al Tar

De Luca non ci sta: il commissariamento del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, nella persona di Marcello Feola, è ritenuto illegittimo.

La decisione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nella persona del ministro Gilberto Pichetto Fratin, non è stata vista di buon occhio dal presidente della Regione Campania che ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per ottenere dunque giustizia.

Da capire se i tempi del Tar saranno più o meno lunghi del commissariamento stesso ed eventualmente quale sarà la decisione, fermo restando che sta ai giudici, adesso, decidere se accogliere o meno il ricorso.

Diversi gli scenari che si prospettano adesso: il Tar potrebbe dare ragione a De Luca padre e obbligare il Ministero a nominare un commissario di concerto con l’ente regionale oppure potrebbe rigettare il ricorso facendo rimanere tutto nell’attuale situazione e dando a Marcello Feola la possibilità di chiudere il suo mandato di commissario. Un mandato che, stando ad indiscrezioni, potrebbe essere propedeutico alla nomina a presidente.

Se la legge dovesse cambiare, per il Ministero sarà dunque più facile scegliere il nome del successore di Pellegrino e in questo modo il Parco potrà davvero rimettersi in moto dopo mesi di stallo e fermo obbligato. Tutto può succedere e la situazione può cambiare da un momento all’altro ma di certo c’è che, qualsiasi sia l’esito del ricorso, l’idillio tra Regione e Parco sembra essere destinato a non iniziare.