Procede spedito l’iter per la costituzione del Contratto di Fiume Picentino. Un patto fra cinque Comuni (Pontecagnano Faiano, Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, San Cipriano Picentino e Salerno) che si pone l’obiettivo di mettere in campo una serie di progetti volti alla valorizzazione, alla rigenerazione ambientale ed alla messa in sicurezza del corso d’acqua, e del suo bacino idrografico, dal punto di vista idrogeologico.
Un’occasione da non perdere per il territorio dei Picentini anche in virtù dell’arrivo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Di qui l’incontro organizzato venerdì presso il Gal Colline Salernitane di Giffoni Valle Piana fra gli amministratori locali, i tecnici e gli accademici in cui sono stati approfondite e valutate le strategie da mettere in campo Un lavoro di squadra fra Comuni, Istituto Nazionale di Urbanistica, Ordine degli Agronomi, Università degli Studi di Salerno ed Università Federico II di Napoli al termine del quale i progetti da candidare assumeranno forma compiuta. Capofila del Contratto di Fiume il Comune di Pontecagnano Faiano, che oltre ad essere attraversato dal Picentino (lungo in totale 25 chilometri) ne ospita la foce. «La priorità – spiega il sindaco, Giuseppe Lanzara – è la bonifica, che si lega a doppio filo al tema della riqualificazione della fascia costiera, all’inquinamento del mare ed al problema degli sversamenti. Immaginiamo, inoltre, una riqualificazione urbanistica delle aree a ridosso del fiume, con aree picnic attrezzate e percorsi per passeggiare a stretto contatto con la natura». «Nel territorio dei Picentini – aggiunge il sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano – si ragiona in un’ottica di area vasta. Siamo pronti a definire un progetto importante per un fiume che rappresenta una risorsa preziosa e che ci permetterà di unire la costa e l’entroterra».
«Dal canto nostro – sottolinea il coordinatore del Gal, Eligio Troisi – forniremo tutto il supporto tecnico necessario. Il percorso ci porterà di qui a maggio a candidare i progetti che andranno a risolvere le problematiche legate al dissesto idrogeologico ed a fare in modo che il Picentino diventi un volano per il turismo fluviale». Presente all’incontro di venerdì anche il consigliere regionale, Franco Picarone, che assicurato il massimo sostegno di Palazzo Santa Lucia attraverso l’erogazione di fondi specifici: «Il Contratto di Fiume è uno strumento fondamentale per tutelare il territorio rispetto al dissesto idrogeologico e per migliorare la qualità delle acque. Lavorando dalla sorgente alla foce è possibile agire sull’intero bacino favorendo la rigenerazione ambientale e lo sviluppo turistico».