Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli ha portato a termine una vasta operazione di polizia ambientale, denominata “Silarus”, finalizzata alla salvaguardia del fiume Sele con particolare riferimento all’abusivismo che, nel corso del tempo, ha interessato le pendici, gli argini e il territorio circostante l’alveo del fiume.
Le attività operative condotte con l’ausilio di elicotteri del Corpo dotati di avanzatissimi sistemi di fotogrammetria e telerilevamento georeferenziato nonché con l’ausilio di droni, hanno permesso di mappare l’intero percorso del fiume Sele dove i militari della Sezione Operativa Navale di Salerno, hanno effettuato 84 sopralluoghi, appurando nel 95% dei casi gravi irregolarità che hanno determinato 79 sequestri penali per un totale di oltre 725.000 metri quadrati di occupazione e/o abusivismo edilizio sul demanio fluviale e il deferimento alle Autorità Giudiziarie di Avellino e Salerno di 100 soggetti. Inoltre le unità navali del Corpo durante i diuturni pattugliamenti hanno rilevato consistenti chiazze di liquami negli specchi acquei dei comuni di Salerno, Battipaglia, Eboli e Capaccio Paestum che derivavano dalla foce del fiume Sele. A seguito di attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno, i finanzieri hanno appurato che diverse aziende zootecniche che si affacciano sul Sele scaricavano abusivamente le deiezioni degli allevamenti di capi bufalini nel fiume Sele con gravi conseguenze non solo sull’ecosistema fluviale ma anche su quello marino. Gli accertamenti successivi, svolti con la collaborazione dell’A.R.P.A.C., hanno consentito di risalire ai responsabili, individuati nei titolari di 3 aziende operanti nel settore zootecnico. Costoro dovranno rispondere alla competente A.G. di violazioni in materia ambientale ed inquinamento marino dal momento che le indagini hanno consentito di appurare che venivano sversate nel Sele, giornalmente ed in assenza dei prescritti trattamenti di depurazione previsti per legge, 80 tonnellate di liquami provenienti 1400 capi bufalini; abusivismo edilizio, perpetrato in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, poiché è stata accertata, altresì, la realizzazione di manufatti, adibiti a stalla, edificati in assenza dei prescritti titoli autorizzativi e concessori per 700 metri quadri circa.