Home Cultura ed Eventi Controne benedice i campi e apre i monumenti storici

Controne benedice i campi e apre i monumenti storici

Controne (Sa). “Facciamo turismo omaggiando le antiche tradizioni della nostra terra”. Annuncia così, il sindaco del Comune di Controne, Ettore Poti, l’evento che si svolgerà domenica 28 luglio, a partire 19.30 a Controne, nell’antico borgo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, finanziato dal progetto promosso da Scabec e dal Ministero del Turismo, denominato Alburni Borghi, Salute e Benessere.

Progetto promosso dalla Regione Campania e che vede coinvolti i Comuni di Postiglione, Ente Capofila, con Serre, Controne, Palomonte e Sicignano degli Alburni.

Il 28 luglio, Controne apre le porte al pubblico e ai turisti con la benedizione dei campi a partire dalle ore 19.30 a cui seguirà alle ore 20.30 il taglio del nastro al percorso enogastronomico con i piatti tipici della trazione dove ad avere un ruolo centrale sarà il pregiato fagiolo di Controne. Ad accompagnare l’enogastronomia, la musica popolare. Per tutta la durata della manifestazione inoltre, sarà possibile visitare il centro storico e i monumenti di interesse storico e naturalistico, tra cui la Chiesa di San Nicola dove è custodita la Bolla papale, la chiesa di Santa Maria e il Municipio dove sono custoditi i mascheroni delle fontane monumentali. Storia ma anche ambiente con le escursioni lungo il sentiero che conduce alla grotta di Sant’Elia e il parco turistico delle sorgenti sul Fiume Calore.

“Grazie all’adesione al progetto di Scabec e del Ministero del Turismo- spiega il sindaco del Comune di Controne, Ettore Poti- puntiamo a sviluppare un’offerta turistica di qualità e ciò grazie alla sinergia della rete dei cinque comuni degli Alburni. In questo modo- aggiunge il primo cittadino- si ampliano le possibilità di sviluppo economico e turistico del territorio alburnino che vuole partire proprio dalla sua ricchezza e cioè dalla valorizzazione delle bellezze storico-artistiche-naturali e dalle antiche tradizioni che fanno della nostra terra, un punto di forza e di rilancio economico”.