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Coronavirus, l’appello dei medici liberi professionisti

“Una manovra autonoma per sostenere i medici liberi professionisti”. Ad annunciarla il presidente dell’Enpam , Alberto Oliveti, per intervenire in favore degli oltre 200mila professionisti esclusi dall’ultimo decreto del governo. Medici che, pur non essendo inseriti nelle strutture ospedaliere, sono in prima linea nella lotta al coronavirus. “Stiamo definendo la nostra manovra – sottolinea il presidente dell’Ente previdenziale – anche in relazione a quanto il Governo deciderà per noi. I nostri contatti con il ministro del lavoro Catalfo e con il Mef, con i quali dobbiamo condividere il piano d’azione, sono serrati”.

Nelle casse dell’Enpam, allo stato attuale, vi sarebbero 85 miliardi: “Abbiamo una dispensa piena, alla quale non ci è consentito di attingere se non dopo averne chiesto autorizzazione e comunque solo per la parte che eccede la sostenibilità cinquantennale richiesta alle Casse, un requisito che è paradossalmente anacronistico”.

Inoltre i medici odontoiatri liberi professionisti lamentano, visto il fatturato zero, di dover far fronte a mutui, leasing, finanziamenti e canoni di locazione di studi ed ambulatori dove si esercitano le professioni.

Il decreto ha contemplato, per gli affitti soltanto la categoria catastale c1 alla quale non appartengono gli studi.

Gli stessi chiedono, inoltre, l’azzeramento dei carichi in corso con Agenzia delle Entrate, annullamento di tributi fiscali e comunali per tutto il 2020.Sui social sono nati diversi gruppi di odontoiatri, tra questi”odontoiatri liberi professionisti class-action covid 19″ che dà voce ad indignati professionisti del settore vista la assoluta mancanza di considerazione da parte delle istituzioni, chiedendo immediate misure a copertura degli onerosi costi di gestione. “Siamo i più tartassati – affermano – e meritiamo rispetto come ogni altro lavoratore di questo Paese”.