Per l’Asl e le autorità l’aumento dei casi Covid in provincia è un dato di fatto ma per Mario Polichetti, responsabile del reparto gravidanze a rischio del Ruggi di Salerno, si tratta di allarmismo.
«Trovo ingiustificato questo allarmismo per l’aumento dei contagi Covid. Capisco che si avvicinano le tornate elettorali regionali, ma utilizzare la paura della pandemia è un tentativo stucchevole, quasi stomachevole, di strumentalizzare questa situazione in vista delle elezioni».
«Ormai il Covid è un ricordo del passato, già troppo se ne è parlato e certamente non può un banale raffreddore essere utilizzato come arma di repressione di massa e di incutere paura così come si è verificato in passato – dichiara – chi vuole interessarsi di sanità nell’interesse del prossimo e dei cittadini che pagano le tasse, dovrebbe pensare ad accorciare le chilometriche liste di attesa per le visite specialistiche e per gli interventi chirurgici».
«Questi dovrebbero essere gli obiettivi per le prossime campagne elettorali, non la paura del Covid, che è un banalissimo raffreddore». Insomma, le vicende e i dibattiti politici che si stanno concretizzando nell’ultimo periodo fanno tornare la mente a quattro anni fa, quando il Covid era un dato oggettivo e non sindacabile.
L’Asl, in ogni caso, ha diramato una serie di regole da seguire per limitare il diffondersi dei contagi, in particolare negli ospedali e negli ambulatori. Obbligatori, poi, i tamponi per tutto il personale sanitario e per chi accede ad alcune aree delle strutture sanitarie.