Il Direttore Sanitario del DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide, il dottore Mario Minervino, in una nota ufficiale ASL precisa:”in merito agli articoli inesatti e alle notizie inopportune diffuse nella giornata di ieri dai media, dichiara che i fatti svoltisi nel presidio ospedaliero di Eboli si sono verificati diversamente da quanto descritto.La paziente giunta al Pronto Soccorso del presidio dal Campolongo Hospital in data 5/03/2020 con diagnosi di “polmonite nosocomiale” è stata ricoverata nella UOC di Medicina, in una stanza singola, dov’è stata visitata da personale medico ed assistita da personale dedicato e dotato di idonei DPI. Ipotizzata l’esistenza di criteri epidemiologici oltre che clinici, sono state messe tempestivamente in atto tutte le procedure previste per il ‘caso sospetto’ di Covid-19, incluso l’isolamento, la delimitazione dell’area e l’effettuazione del tampone nasofaringeo, inviato al laboratorio del ‘Cotugno’ di Napoli. Alla luce della positività del tampone, ricevuta intorno alle 16:00 del 6/03/2020, si è subito provveduto ad identificare i contatti diretti (18 operatori sanitari tra medici, infermieri, personale di supporto, OSS e 118), per ricostruire la ‘catena di contagi’ così da evitare l’ulteriore diffusione dell’infezione, e a comunicarli al SEP territorialmente competente. Contestualmente è stato disposto il trasferimento della paziente al ‘Cotugno’ e l’immediata sanificazione degli ambienti. È bene precisare, infine, che la Direzione Sanitaria Presidiale ha coordinato le varie operazioni, supportata dai Responsabili delle UU.00. coinvolte e dal Direttore del Dipartimento dell’Area Critica, non alimentando dannosi allarmismi e in un clima di massima collaborazione e disponibilità. Tanto si doveva”.