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De Luca annuncia: “scuole elementari e medie in dad fino a fine gennaio”

DE LUCA SPUTNIK

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha annunciato in diretta facebook: “Didattica a distanza nelle scuole elementari e medie per tutto il mese di gennaio”

Per il governatore la situazione è al limite a causa anche dei contagi nel personale scolastico. Si approfitterà del mese di gennaio per vaccinare buona parte dei 400mila bambini della
fascia 5-11 anni.

Ad oggi, in questa fascia d’età, risulta vaccinato appena il 10%. La decisione del rinvio della riapertura delle scuole elementari e medie è attesa oggi sulla base delle valutazioni
dell’Unità di Crisi della Regione.

Ha detto nella diretta Facebook nel dettaglio: “In Campania gli alunni di scuola elementare e media non torneranno in aula il 10 dicembre. Lo annuncia il governatore Vincenzo De Luca nel corso del consueto appuntamento del venerdì su Facebook. “Credo che sia irresponsabile aprire le scuole il 10 gennaio – sottolinea De Luca – credo che in Campania andremo verso la proroga della chiusura dell’anno scolastico, fino a fine gennaio, per le elementari e le medie. Per quanto non apriremo le scuole medie ed elementari. In queste ore stanno lavorando le nostre strutture sanitarie e a breve si riunirà l’Unità di crisi che credo prenderà atto di questa situazione. “Ho la sensazione che si mettono in piedi provvedimenti che trasformano i nostri bambini in cavie sull’altare della politica e dell’opportunismo”.

La Campania però resterà in zona bianca. “Ed è un risultato straordinario – aggiunge il presidente della Regione – abbiamo un indice rt dell’1,6%. Siamo la regione più a rischio. Per adesso reggiamo, ma siamo fortemente a rischio”. Poi De Luca contesta duramente le decisioni del governo: “Tempo perso in maniera irresponsabile”. E aggiunge: “Misure demenziali e ingestibili”.

“Devo constatare con grande amarezza – accusa il presidente della Regione – che l’italia ha perduto tre mesi senza fare assolutamente niente. Ci siamo esaltati e consolati da soli, abbiamo perso mesi preziosi senza prendere misure serie ed efficaci. Abbiamo continuato a seguire la linea delle mezze misure e assunto tempi lunghissimi di decisione”.

De Luca poi si scaglia contro Lega e Fratelli d’Italia: “Questa situazione è determinata dal fatto che il nostro Governo ha delle contraddizioni interne, e ci sono una forza politica di governo e una di opposizione, la Lega e Fratelli d’Italia, che in buona sostanza sono collocati contro una linea di prevenzione del contagio. In questo anno e mezzo si sono limitati a strizzare l’occhio ai No Vax, a quelli che non volevano indossare la mascherina, a quelli che erano contrari al Green Pass. Hanno fatto di tutto per non assumere decisioni rigorose per rincorrere qualche voto in più, secondo me perderanno anche i voti, e il motivo dei ritardi e delle contraddizioni è in questo”.

Il governatore De Luca accusa anche un presunto mercato “nero” dei medicinali antivirali: “Campania penalizzata rispetto ad altre regioni, qui meno farmaci”. Il governatore parla di vergogna e annuncia di essere pronto a rivolgersi alla Procura: “Dopo il mercato nero dei vaccini, la Campania come abbiamo sempre denunciato ha ricevuto meno vaccini di tutte le regioni, ora c’è il mercato dei famaci antivirali. La Campania ha ricevuto 480 colli, all’Emilia 840, al Lazio 1680 colli se continua così ci rivolgiamo alla magistratura penale penale perchè siamo di fonte ad abusi – dice – è vergognoso quello che si sta facendo per i farmaci anti virali. Si segue un algoritmo dell’Aifa, dicono. Invito il commissario, il ministero della Salute e il Governo a distribuire i farmaci in proporzione alla popolazione”

In merito alla scuola il presidente De Luca ha spiegato: “Abbiamo 3 mila positivi nell’ambito del personale scolastico e 19 mila nella fascia di età 0 – 19. La percentuale di vaccinazione al delle medie inferiori è del 10 per cento. Ed è molto bassa. I sindaci ci invitano a ritardare l’apertura dell’anno scolastico, i presidi hanno detto che non sono in condizione di garantire l’apertura delle scuole in presenza. Siamo in questa situazione assurda. I presidi non possono sapere quali sono i lavoratori vaccinati per la tutela della privacy. Non apriremo le scuole elementari e medie il 10 gennaio”.

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