Si è tenuto sabato e domenica ad Eboli Il Ballo di San Vito, il festival dedicato alla cultura del Mediterraneo.
Due giorni dedicati alla riscoperta ed alla valorizzazione della musica tradizionale campana e del Sud Italia finalizzati alla Costituzione di un “prodotto artistico-musicale” attraverso lo studio ed approfondimento dei principali temi sociali, culturali e religiosi ad esso collegati. Un tema in cui Eboli si presenta, dalla sua fondazione, come “terra di mezzo” al centro di varie civiltà e popolazioni.
La terza edizione de “Il Ballo di San Vito – Festival del Mediterraneo” si è aperta il 15 Giugno, giorno delle celebrazioni di San Vito Patrono di Eboli, nella centrale piazza della Repubblica con lo spettacolo dei Tarantati Ruotanti di Tricarico, ideato da Antonio Infantino – recentemente scomparso – e oggi riproposto da Agostino Cortese, da oltre 40 anni al fianco del maestro. Una trance selvaggia al ritmo senza tempo: un ponte con la Lucania e Matera, nell’anno in cui la Città dei Sassi è Capitale Europea della Cultura. Gran finale della prima serata con il concerto di Enzo Gragnaniello OfficialPage, musicista ed autore raffinato, interprete autentico della musica di Napoli dove tuttora vive, respirando quotidianamente la città. Tre volte vincitore della “Targa Tenco”, ha da poco presentato l’album “vient’ ‘e terra” che arriva a quattro anni di distanza dal precedente “Misteriosamente” ed è reduce dai riconoscimenti per la colonna sonora del film “Veleno”, del brano “Vasame” incluso nella colonna sonora di “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek (interpretata da Arisa) e del brano “L’erba cattiva” presente nella colonna sonora di “Gatta Cenerentola”.
La seconda serata si è svolta nell’area antistante la parrocchia di San Nicola in San Vito al Sele, in località Santa Cecilia cuore della Piana del Sele, con il concerto del direttore artistico del festival Eugenio Bennato che aprirà con Sponda Sud Quartet, un’ensemble vocale di giovani artisti campani che ha recentemente riletto ed inciso le storiche composizioni dei Musicanova fra cui “Vento del sud” e “Pizzica minore”. Eugenio Bennato è stato accompagnato sul palco da Mujura, nato a Roccella Jonica nel 1979 che – dopo l’esperienza con Taran Khan – dal 2004 collabora col M° Bennato sia come musicista (basso e chitarra) che come produttore. Partecipa a tour italiani e internazionali, è uno dei produttori del brano “Grande Sud”, presentato da Eugenio Bennato a Sanremo 2018. Pubblica il suo primo lavoro omonimo nel 2011. Vincitore del premio Manente sezione speciale, nel 2015 è finalista di Musicultura, vince la targa En Certain Regard come migliore esibizione. Nel 2016 vince la settima edizione di Musica contro le mafie. “Come tutti gli altri dei” è il suo ultimo lavoro discografico, uscito nella primavera del 2018.