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Eboli, caos per la riorganizzazione degli uffici comunali

Può diventare un caso politico la riorganizzazione degli uffici del Comune di Eboli. O forse lo è già diventato.

Francesco Mandia, dirigente della Cisl, ha indetto la stato di agitazione in seguito alla decisione dell’amministrazione comunale di riorganizzare gli spazi comunali, una decisione che è già diventata realtà con lo spostamento di alcuni uffici. Ciò che il dirigente sostiene è che da Palazzo di Città non c’è stata alcuna comunicazione con i sindacati per il riordino, cosa che non è stata per niente gradita. Secondo Mandia, mancherebbero anche i pareri dell’Asl che lo stesso ha già chiesto.

«I politici hanno uffici enormi e spaziosi, mentre si crea disagio a noi dipendenti e ai cittadini che dovremo, e dovranno, utilizzare angusti spazi. Giusto per dirne un’altra – aggiunge Mandia – è stato spostato l’ufficio attività produttive e ciò significa che dovranno essere spostati archivi e faldoni. A che pro – chiosa – non è dato sapere». Celere arriva la risposta del primo cittadino Mario Conte che parla di una tempesta in un bicchier d’acqua: «tanto rumore per nulla – dice – la riorganizzazione degli uffici è solo una delibera di indirizzo che tenta di ottimizzare gli spazi del comune.

«Nessun ufficio in più per i politici – dice il sindaco – la figura del Presidente del Consiglio dovrebbe avere a disposizione una stanza, come del resto dovrebbero averla ciascun assessore per poter e i consiglieri per esercitare il loro mandato. Eppure ci sarà una sola stanza per tutti gli assessori e una per i gruppi consiliari. Come da circa 30 anni avviene in questo Comune. Per l’organizzazione degli uffici dei dipendenti, invece, si esprimeranno – conclude Mario Conte – i capi area».