Il già sindaco di Eboli, Massimo Cariello, resta ai domiciliari. Dopo i giudici del Riesame per ben due volte e quelli della Suprema Corte di Cas sazione, anche il collegio della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno rigetta la richiesta di scarcera zione di Massimo Cariello, avanzata dai legali difensori in sede di discussione al l’udienza dibattimentale del 23 luglio scorso. La stessa al termine della quale il già primo cittadino, è stato condannato, con giudizio immediato, a 6 anni e 4 mesi di reclusione, in primo grado, per corruzione e abuso d’ufficio. A tale richiesta, il pm Francesco Rotondo aveva manifestato parere contrario al presidente del collegio giudicante, Lucia Casale. Questo ennesimo diniego significa che Cariello, con tutta probabilità resterà ai domiciliari fino a dicembre, mese in cui scadranno i termini della misura cautelare. Intanto nel prossimo autunno, dovrà tornare in tribunale per difendersi dagli altri processi che lo vedono coinvolto. Ossia quelli relativi al contributo di 8 mila euro elargito alla Croce Rossa dopo un progetto gratuito; al concorso per le assunzioni presso l’asilo nido di Eboli e per le sponsorizzazioni chieste a vari imprenditori ebolitani; all’appalto per le telecamere di videosorveglianza del comune ed alla gestione della Casa del Pellegrino, vicenda finita anche alla Corte dei Conti.