All’ospedale di Eboli chiusi due reparti. Nel giro di poche ore hanno chiuso sia Chirurgia che Malattie Infettive. Stop ai ricoveri e a prestazioni sanitarie. Con una nota ai vertici dell’ospedale, ai dirigenti del 118 e al Pronto soccorso, i primari Giovanni Glielmo e Grazia Russo hanno interrotto tutte le attività. Mancano i medici, qualcuno pare sia stato colpito dal Covid e si trova in isolamento.In difficoltà anche anatomia patologica con 2 tecnici che non hanno visto il rinnovo del contratto. Il sindaco Mario Conte prende posizione:
«Sin dalla campagna elettorale abbiamo posto attenzione alla situazione di precarietà del nostro ospedale – ha dichiarato il sindaco Mario Conte – chiedendo ai vertici dell’Asl e della Regione di implementare il personale e acquistare le attrezzature necessarie, nonché di spendere, finalmente, i circa 22 milioni di euro già stanziati per la costruzione del nuovo pronto soccorso e del complesso operatorio. Occorre poi il consolidamento statico dell’edificio, il nuovo reparto di rianimazione e la manutenzione di quelli esistenti. Al momento è stata acquistata una nuova risonanza magnetica e ci giunge notizia che siano state avviate le procedure di esproprio per la realizzazione delle nuove opere. Ma questo non basta. Il problema dell’organico non è stato affatto affrontato. Lo vediamo in questi giorni, in cui l’aumento dei contagi ha messo in ginocchio due importanti reparti il cui personale non è possibile sostituire. Non è ammissibile che un ospedale come quello di Eboli che serve un’utenza enorme grazie alle sue eccellenze professionali con pazienti che vengono anche da fuori provincia, debba essere costretto a chiudere Il reparto di Malattie Infettive e Chirurgia. Nei giorni scorsi anche quello di Medicina. A questo si aggiunge il problema dei precari, professionisti che hanno consentito per anni al nosocomio di lavorare ed i cui contratti scaduti il 31 dicembre non solo non sono stati trasformati in assunzioni stabili, ma neppure rinnovati.
Abbiamo chiesto e ribadiamo la necessità di un incontro urgente sia con il direttore generale Mario Iervolino che con i vertici regionali della Sanità. Vogliamo capire quale sia la strategia per l’ospedale di Eboli. C’è qualcuno, forse che vuole condannarlo ad una lenta agonia? Sappia che non lo consentiremo. – ha aggiunto con fermezza il primo cittadino – Siamo e saremo dalla parte dei cittadini che hanno bisogno di un servizio sanitario serio ed efficiente. Vengano nominati i primari dove mancano, si aumenti l’organico di medici, infermieri e operatori sociosanitari. Non si distrugga una eccellenza punto di riferimento della provincia di Salerno. Faremo ogni azione per evitare che il Maria Santissima Addolorata venga depauperato o, peggio, chiuso».