Dopo le numerose polemiche sulla chiusura della biblioteca ad Eboli, il comune si difende e spiega le motivazioni che hanno indotto l’ente a tenere chiuso il polo culturale, molto frequentato dall’utenza.
«Il recentissimo pensionamento di ben diciotto unità tra il personale comunale, a fronte delle venti assunzioni effettuate lo scorso anno, unite a esigenze di salute di alcuni dipendenti, ha reso difficile tenere aperta la biblioteca comunale tutti i giorni».
Sono parole del sindaco Mario Conte che ha dovuto trovare un avalida giustificazione alla decisione presa nei giorni scorsi che, stando alle sue parole, diviene una necessità. «La mole di accessi agli altri uffici aperti al pubblico per il disbrigo di pratiche non ci consente spostamento di personale».
Per il primo cittadino, la colpa è da addossare alla burocrazia dato che le tempistiche per un concorso, dalla sua pubblicazione all’espletamento, sono molto più lunghi rispetto a quelli per i pensionamenti. Il comune eburino, al momento, è in attesa di nuovo personale che vada ad incrementare quello presente e che sia da supporto proprio per il servizio bibliotecario.
«Oltre a tutto questo – aggiunge Conte – è in dirittura d’arrivo un altro progetto che consentirà di avvalersi del supporto di volontari che potranno assicurare la fruizione del servizio alla collettività».
In ultimo, il sindaco tesse le lodi della biblioteca: «Sappiamo benissimo non solo il valore che ha per la comunità – conclude – ma la la riteniamo essere un presidio fondamentale per la crescita culturale delle giovani generazioni».