Home Cronaca Eboli, è psicosi cani: allevamenti abusivi?

Eboli, è psicosi cani: allevamenti abusivi?

Il fatto di cronaca consumatosi ad Eboli, con l’aggressione da parte di due pitbull e conseguente morte del piccolo Francesco Pio, ha acceso i riflettori su una situazione di degrado nella quale versa la litoranea.

La presenza, ieri, di un cane che girovagava libero in zona e che ha messo in fuga un gruppo di turisti per poi, pare, anche avvicinarsi minaccioso ad un bambino, ha scatenato la paura davanti ad un’attività. Si trattava di un pitbull con tanto di collare sul quale sono stati riscontrati dei segni di combattimenti. Ciò farebbe pensare ad una situazione molto particolare che vedrebbe la presenza di allevamenti abusivi destinati proprio a tali pratiche.

Sembra infatti che siano tanti i cani liberi in zona, utilizzati per combattimenti clandestini e scomesse. Ovviamente si tratta di un’ipotesi sulla quale saranno gli inquirenti ad indagare per scoprire eventuali traffici. Nel merito, interviene con forza il sindaco Mario Conte che annuncia una stretta: «Chi detiene dei cani – dice – deve farlo con cognizione di causa e secondo tutti i dettami di legge. Il non rispetto delle regole dovrà essere sanzionato».

Attese per giovedì 2 maggio le decisioni sul destino dei due pitbull assassini, oggi detenuti presso un canile in provincia di Caserta dove sono tenuti sotto controllo e saranno sottoposti ad esami per accertare la presenza o meno della rabbia. Se la cosa dovesse essere confermata, verranno abbattuti.