È stata emozionante, ieri sera, la manifestazione tenutasi ad Eboli per ricordare gli 80 anni dallo sbarco degli americani sulle coste pestane, la cosiddetta Operazione Avalanche.
Sono tanti gli eventi organizzati sull’intero territorio provinciale ed anche la città della Piana del Sele sta giocando un fondamentale ruolo in tal senso. Tanti i momenti dal forte significato, accompagnati dal pathos e dalla rimembranza.
Tra le altre cose, le note del luogotenente Marco Di Lucia hanno saputo rapire il folto pubblico presente, accompagnandolo in un viaggio fatto momenti e di attimi lontani nel tempo ma a noi vicini. Il sacrificio di tanti giovani, morti o mandati a morire per un ideale, è ancora oggi tra noi, forte più che mai, soprattutto perché l’angoscia della guerra è quanto mai reale e tornata nella quotidianità.
Ricordare quanto accaduto è fondamentale, anche per far capire ai giovani l’importanza di ciò che hanno oggi: la libertà, la democrazia, la possibilità di un futuro, l’uguaglianza, i diritti, una Costituzione. Tutti elementi che paiono scontati e che oggi sono realtà perché 80 anni c’è stato il sacrificio di tanti. Tornando alla manifestazione, erano presenti anche i bersaglieri riuniti nella fanfara dell’ottava reggimento Garibaldi.
Non potevano mancare i mezzi dell’epoca, restaurati e mantenuti in ottime condizione proprio per sfilare in manifestazioni simili. In piazza della Repubblica ad Eboli, inoltre, si è conclusa anche la maratona rievocativa dello Sbarco a cura dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Free Runner che arriva in serata dopo essere partita nel primo pomeriggio dai templi di Paestum, altro luogo simbolo dello sbarco.
Una serie di eventi, presentati da Maria Rosaria Sica, che continueranno anche nei prossimi giorni e che questa sera, sempre in piazza della Repubblica a partire dalle ore 21.00, vedranno esibirsi in concerto la banda musicale della Nato.