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Eboli, fermento politico in città

C’è molto fermento politico ad Eboli, una situazione che deriva dai mal di pancia interni alla maggioranza.

Il gruppo “Eboli Domani” voleva avviare un dialogo circa le criticità cittadine, ma anziché trovare un appoggio tra alleati, sembra che si sia alzato un ulteriore muro. I Gruppi consiliari “La città del Sele”, “Eboli 3.0 – La città in comune”, “Uniti per il territorio”, avviano da oggi un percorso di federazione per aprire una nuova fase politica, convinti della necessità di rappresentarsi alla città con un’unica voce.

Riaffermano il principio della piena collegialità delle decisioni ed il diritto/dovere di ogni Consigliere comunale di concorrervi onorando il mandato ricevuto dai cittadini elettori, senza porre veti. Ciò vale a maggior ragione per i Consiglieri che ricoprono cariche istituzionali di grande rilevanza per il buon andamento dell’azione politico-amministrativa.

Adesso, è tutto nelle mani del sindaco Mario Conte che deve rimettere diritta la barra della barca amministrativa e portarla in un porto sicuro.

Le onde però sono tante e si rischia di affondare da un momento all’altro: le bordate arrivano da una parte e dell’altra e soprattutto dai movimenti interni. Un vento che soffia forte e come canterebbe Bertoli che spruzza acqua alle navi sulla prora, un’acqua che però rischia seriamente di provocare seri danni alla tenuta di Palazzo di Città.