C’è un indagato per la morte del 29enne Cosimo Fusella ad Eboli, sulla Provinciale 30.
Si tratta dell’uomo di 60 anni che era alla guida del suv contro il quale la moto del giovane ha impattato nel pomeriggio di sabato. Secondo le accuse, l’autista avrebbe impegnato l’incrocio senza dare precedenza e conseguentemente ci sarebbe stato l’impatto dal quale Fusella ha avuto la peggio. Si tratta di un procedimento di prassi, ma le indagini continuano dato che entrambi i veicoli sono stati sequestrati e saranno periziati.
Altro elemento su cui si concentreranno le attenzioni dei carabinieri diretti dal capitano Greta Gentili saranno le registrazioni di un sistema di videosorveglianza privato. Nulla verrà tralasciato durante le indagini: anche la perizia sulle velocità a cui procedeva la due ruote potrà dare maggiori dettagli.
La salma del 29enne, inoltre, si trova al momento presso l’obitorio del Santa Maria della Speranza a Battipaglia in attesa dell’esame autoptico i cui risultati potranno fare luce, maggiormente, sulle dinamiche perché da essi si capirà, valore aggiunto, la velocità dell’impatto del corpo sull’asfalto. L’accaduto riaccende i riflettori sul rione Prato dove da tempo i residenti chiedono interventi seri e risolutivi per limitare l’alta velocità con la quale i mezzi percorrono quel tratto di strada, rendendone l’uso molto pericoloso.
A testimonianza di ciò, quanto accaduto nella nottata. Sulla medesima strada ci sarebbe stato un altro sinistro: un’auto, parrebbe guidata da una straniera, è finita fuori strada sempre sulla Provinciale 30. Al momento, siamo nel campo delle ipotesi, è ricoverata in ospedale e la sua situazione è molto seria.