È particolare quanto accaduto a Eboli presso il PalaSele.
Nella struttura sportiva era in svolgimento un evento con protagoniste delle ragazzine di età compresa tra i sei e i dieci anni che dovevano esibirsi in un saggio di danza.
Un uomo le avrebbe avvicinate e infastidite, riferendo loro, con insistenza, alcune frasi ambigue. Secondo alcuni organi di stampa, si tratterebbe di un generico custode, ma dal comune di Eboli smentiscono categoricamente.
A parlare è l’assessore Vincenzo Consalvo che chiarisce quanto accaduto.
“Il soggetto in questione era al PalaSele in quanto iscritto al progetto Gol (sigla che sta per Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) – dice – e il suo compito era quello di aiutare l’organizzazione per qualsiasi evenienza.
Ci è stato riferito l’accaduto da parte delle responsabili ed abbiamo in poco tempo preso i dovuti accorgimenti allontanando il soggetto in questione che non si tratta del custode.Quella persona era lì per altri motivi sicuramente legati al lavoro”.
Inoltre, pare non ci siano allo stato denunce alle forze dell’ordine, senza le quali l’ente comunale non può agire contro nessuno.
L’assessore, inoltre, afferma che sono stati avviati dei controlli in seguito ai quali, qualora dovessero emergere situazioni poco chiare o non del tutto lecite, si agirà di conseguenza, ma solo come extrema ratio.
Inoltre, fanno sapere, l’accaduto si è limitato solo a qualche frase che, seppur grave nella sua concretizzazione, non è sfociato in altro.



