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Eboli, insorgono i centri antiviolenza

Sta facendo molto discutere ad Eboli il protocollo d’intesa che il comune firmerà lunedì con la Società Cooperativa Sociale Insieme e L’Associazione Cittadinanzattiva Campania Eboli.

Obiettivo è la creazione di una rete di realtà che si occupano di contrastare ogni forma di violenza, soprattutto quella sulle donne. In particolare, il protocollo prevede l’attivazione di un Servizio Centro Ascolto Polivalente, denominato Lo Specchio, destinato all’ascolto e alla presa in carico di donne vittime di violenza, ma anche di uomini maltrattanti e maltrattati, di persone dedite all’uso di droga.

Ed è proprio questo il vulnus delle questione che ha fatto insorgere i centri antiviolenza: l’accostamento di vittima e carnefice. «Sorge la preoccupazione – dicono varie associazioni e centri del territorio – per il fatto che tale iniziativa sembri trascurare le normative regionali, nazionali e internazionali, in particolare la Convenzione di Istanbul, che vieta qualsiasi forma di contatto tra vittime e autori di violenza.

Questo approccio, anziché proteggere le vittime, potrebbe esporle a ulteriori rischi e rappresenta una chiara mancanza di comprensione dei fenomeni di violenza, specialmente quella sulle donne». Associazioni, attivisti e professionisti esperti nel contrasto alla violenza di genere si uniscono nell’esprimere la propria indignazione.

«Si richiede al Comune di Eboli di prendere seriamente in considerazione tali critiche e di valutare attentamente la possibilità di rivedere il protocollo d’intesa al fine di garantire un servizio più efficace e rispettoso delle normative vigenti». Altro elemento di forte dibattito che arriva in un momento delicato della storia del comprensorio e d’Italia nel quale i casi di violenza e purtroppo di femminicidi sono sempre più numerosi.