I carabinieri ieri per quattro ore sono stati al municipio di Eboli per acqusire atti. I militari del Nucelo operativo ecologico di Salerno hanno chiesto e acquisito tutti i documenti relativi al contratto stipulato tra la Sarim e il Comune di Eboli nel 2020.
Difficile stabilire quale aspetto abbia attirato l’ interesse della magistratura ma non è la prima volta che la ditta incaricata della gestione integrata dei rifiuti finisce al centro del dibattito politico. È stata l’opposizione a portare la discussione al tavolo per via di quella clausola inserita nel Patto d’integrità, voluta dal prefetto nel 2009, che vale per tutti i contratti tra enti comunali e privati che si stipulano in provincia di Salerno.
Orbene, siccome l’ amministratore delegato di Sarim è finito sotto inchiesta nel processo sulle videocamere di sorveglianza, tra gli altri, insieme all’ ex sindaco Massimo Cariello, i fari politici e amministrativi si sono accesi molte volte su questo aspetto. Nessuna decisione è stata ancora presa, nonostante siano state mandate tre lettere all’ Anac e diversi scritti al prefetto Francesco Russo. L’ Anac rispose con una missiva, rimandando la decisione al Comune. Da allora si sono succedute molte commissioni. In particolare, la settimana scorsa, nella commissione bilancio, fu il presiedente Adolfo Lavorgna a chiedere l’acquisizione dei contratti in essere dei dipendenti Sarim.
