Home Cronaca Eboli, Norma (FI) chiede confronto con amministrazione

Eboli, Norma (FI) chiede confronto con amministrazione

Il consigliere comunale di Eboli Giuseppe Norma, in quota Forza Italia, chiede un confronto con l’amministrazione comunale dopo quanto accaduto nelle scorse settimane.

«In seguito alla grave vicenda verificatasi durante l’ultima seduta di commissione, in cui sono stato aggredito dal comandante della polizia municipale – dice – prendo atto, con amarezza, della totale assenza di riscontri istituzionali, così come della mancata risposta alle mie successive richieste di convocazione di una nuova commissione.

Tale silenzio risulta ancor più grave alla luce delle numerose istanze dei cittadini, che mi hanno formalmente incaricato di porre domande puntuali su temi fondamentali per la sicurezza e la trasparenza nella nostra città.

Per queste ragioni, chiedo ufficialmente all’assessore competente di accettare un confronto pubblico, da tenersi all’interno del comando dellae, al fine di chiarire la funzionalità delle videocamere.

Il comandante – continua – ha recentemente dichiarato che in città ne sono attualmente funzionanti 57, ma restano alcuni punti poco chiari che meritano approfondimento. In particolare, desta perplessità la situazione di quelle installate all’interno del comando, che risultano inattive, coperte e non utilizzate.

È lecito chiedersi quali siano le ragioni di questa inattività e, soprattutto, se l’amministrazione intenda procedere con una loro ricollocazione o messa in funzione, nel caso non si voglia mantenerle nella sede attuale.

A ciò si aggiunge quanto affermato dal sindaco in merito all’utilizzo della fototrappola che avrebbe permesso di identificare alcuni soggetti responsabili dell’abbandono illecito di rifiuti. Di fronte a tali dichiarazioni, diventa fondamentale sapere quante fototrappole siano oggi realmente operative, quali siano stati i costi sostenuti per l’acquisto di nuovi dispositivi e qual è lo stato attuale dei lavori dedicati al contrasto delle pratiche di illegalità ambientale”.