Nell’inchiesta inerente il dimissionario sindaco di Eboli, Massimo Cariello, sono emersi 22 indagati. Si tratta di politici ed imprenditori che vengono iscritti nel registro
degli indagati dal pubblico ministero Francesco Rotondo.
Secondo le prime indiscrezioni, dopo il conseguente sequestro di cellulari e computer, il pm Rotondo, darà incarico ad un proprio perito per estrarre le memorie all’interno degli
apparecchi informatici.
Il legame con il caso Cariello è con tutta probabilità da ricercarsi nelle famose sponsorizzazioni che l’ex sindaco avrebbe chiesto agli imprenditori, fondi probabilmente usati per la realizzazione di feste ed eventi in città. Ad ognuno dei ventidue indagati in elenco viene contestato un reato specifico. Quelli più frequenti sono corruzione, induzione indebita, abuso
d’ufficio e varie contestazioni sulla normativa edilizia.
Emergono, da questo quadro, politici non solo ebolitani e diversi imprenditori della piana del Sele, delle aziende della quarta gamma del bergamasco che vengono ad investire proprio
nella Piana, con produzioni ingenti e ottimi fatturati, altri sono leader della logistica e di produzione agricola ma anche dell’edilizia.
Intanto i legali del dimissionario sindaco, hanno chiesto il dissequestro del cellulare fonte delle intercettazioni. Prosegue nel lavoro ordinario il sindaco facente funzioni, Luca Sgroia,
in attesa dell’arrivo del commissario previsto probabilmente per fine mese o inizio di Dicembre, dopo le dimissioni di Cariello protocollate dal suo legale Costantino Cardiello il
9 novembre scorso.